Regia di John Milius vedi scheda film
Se un film di Norman Jewison si intitolava "Arrivano i russi!Arrivano i russi!", in questo di John Milius sono già arrivati, accompagnati da cubani e nicaraguensi e hanno fatto terra bruciata di buona parte degli States, invadendo e uccidendo sommariamente schiere di americani catturati e massacrati;scritto dal regista assieme a Kevin Reynolds (sì, quello di "Fandango" e "Waterworld"), "Alba rossa" immagina un'invasione a tappeto degli Stati Uniti in quattro e quattr'otto, con la colpevole neutralità dell'Europa, salvo i cugini britannici, e una resistenza partigiana formata da un gruppo di giovanissimi che riescono a contrastare aspramente i malvagi rossi che senza alcun rispetto per un qualsiasi codice di guerra uccidono e umiliano i coraggiosi figli d'America. Se da una parte il film sembra pensato da due ragazzini venuti su in una famiglia di ultraconservatori incattiviti, anche per la faciloneria risibile con cui è descritta la lotta contro gli invasori, e sono caratterizzati gli stessi, è pur vero che è rintracciabile a tratti una mano registica di valore, anche solo per la qualità delle riprese, inimmaginabili in altri prodotti del genere,come "Rambo 2" e "Missing in action". Si dirà che Milius vale dieci volte Cosmatos e Zito messi assieme, ma è difficile non prenderla sul ridere assistendo alla realizzazione di un copione demenziale,seppur messo assieme con una fervida convinzione patriottica, e contemporaneamente notare come certi movimenti della macchina da presa non siano certo da definire dozzinali. E comunque si parla di un film concepito,realizzato ed uscito in piena era reaganiana, un quarto di secolo fa:oggi alla pericolosità stratosferica del comunismo in potenziale agguato ci crede,a parole,solo Berlusconi...
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