Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Tornatore ha qui già perso il suo tocco poetico ed intimo, ma a livello prettamente tecnico, questo rimane comunque un film nettamente superiore al livello medio del cinema italiano e che se la può giocare con altri di ben altro livello figurativo.
La storia vede come protagonista Castellitto nei panni di un piccolo truffatore che percorre la Sicilia del dopoguerra vendendo illusioni e speranze alla gente normale che non se le può permettere, promettendo un futuro nel dorato mondo del cinema, proprio in un periodo dove era più facile cascarci (anche se poi forse oggi è pure peggio anche senza guerre mondiali).
Purtroppo il film, che parte bene, si affievolisce un po’ troppo nella seconda parte, molto meno ammaliante ed affascinante.
Rimane comunque in tutti i frangenti una visione che va oltre i soliti canoni del cinema italiano, insomma Tornatore avrà mille difetti, ma la sua visione cinematografica vira sempre (o almeno cerca) verso orizzonti molto più grandi della media del nostro cinema (non che ci voglia poi tanto).
Non li raggiunge sempre, ma il suo cinema, ha sempre, o quasi, un sapore più ampio, probabilmente non in grado di raccogliere le piccole percezioni della realtà, ma in grado di regalare delle emozioni.
Non un grande film come poteva essere, ma piacevole da vedere.
VOTO : 6,5.
Tecnicamente il livello è alto, ma lascia la sensazione che la storia potesse regalare emozioni maggiori.
VOTO : 6/7.
Bella prova, convincente nel ruolo di un piccolo truffatore che da ampio spazio alle sue capacità recitative.
VOTO : 6+.
Piacevole.
VOTO : 6++.
Caratterizzazione piuttosto convincente.
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