Regia di Carol Reed vedi scheda film
Una donna va a trovare suo fratello nella Germania spaccata dal muro, si accorge subito che la cognata - a differenza del fratello - vive una quotidianità fatta di angosce e sotterfugi. Presto verrà ingoiata anche lei da queste trame.
Atmosfere soffuse, velate da una patina di mistero, emergono fin dalle prime diapositive di questa pellicola, accompagnando lo spettatore per tutto il prosieguo. A contribuire è una somma di fattori sapientemente dosati: da un lato la bravura degli interpreti il cui gioco di sguardi imprime fin da subito una forte tensione psicologica alla scena, dall'altro il contesto storico della Germania divisa e degli uomini che fanno spola dai due lati del muro per ordire trame mai chiare. La regia è intelligente e asciutta, lo spettatore è spiazzato per gran parte della pellicola e proprio quando sta finalmente prendendo una posizione, ecco che arriva un finale che non si aspettava o avrebbe auspicato.
Da recuperare, film decisamente ben fatto che richiama - come hanno fatto notare in molti - le atmosfere de Il terzo uomo.
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