Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
Il seguito, per modo di dire, dei "Carabbinieri" è in realtà un mix tra il film barzelletta sulla Benemerita e quello sui matti. Anzi, il secondo filone prevale decisamente sul primo. Il film è visto secondo un duplice punto di vista, quello di un bancarottiere che, per sfuggire alla cattura da parte dei Carabinieri, finisce, per errore, in una clinica psichiatrica (con le conseguenze facilmente immaginabili), e quello dei due agenti dell'Arma Pasta e Ceci, scemi come pochi. E per una mezz'ora il film funzionerebbe anche, nonostante l'eccesso di macchiette, grazie a quel mitico caratterista che fu Gianni Agus, la cui boria è messa a dura prova dall'improntitudine dei matti. Dopo di che, il film si avvita su sé stesso, eccedendo con una serie infinita di barzellette sui Carabinieri e sui matti. Tanto che il film, alla fine dei conti, si raccomanda soltanto ai fan di Licinia Lentini, che qui concede uno dei pochi nudi della sua carriera. (11 novembre 2007)
Parecchie cose, ma vorrei segnalare la presenza di Licinia Lentini, una buona, anzi bonissima, attrice.
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