Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Dopo Batman – Il ritorno la produzione Warner decide di cambiare bruscamente direzione: dal gotico spinto ai colori accesi da videoclip, in linea con l'impianto stralunato dei fumetti della Silver Age. Narrativamente il film si para il fondoschiena andando a costituire un ibrido: non è un vero sequel (sono totalmente assenti riferimenti ai film precedenti se non la presenza dei medesimi attori in alcuni ruoli secondari) ma non è neanche un vero reboot (perché non contraddice quanto mostrato da Burton). Il punto è che esteticamente sarebbe anche un esperimento interessante, ma la scelta di riproporre i personaggi in questa chiave sopra le righe appare inevitabilmente anacronistica: a partire dai cattivi usciti da un festino in maschera a base di LSD, passando poi per una Nicole Kidman ninfomane che vuol saltare addosso a Batman dopo il primo sguardo, il tutto inserito in una Gotham City che sembra la pista di una discoteca illuminata da luci stroboscopiche (ed in cui, non ho mai capito perché, si trova la Statua della Libertà...). Forse per un pubblico di giovanissimi potrebbe costituire ancora una fonte di intrattenimento genuina, per il resto risulta difficile da digerire.
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