Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Piatto, cartoonesco e fracassone, Batman Forever rivela ben presto la sua natura di dimenticabile film supereroistico, non privo di qualche cartuccia da sparare ma gravato da una sceneggiatura poverissima e da una cifra stilistica del tutto fuori luogo. Voto 5
Il detto “Squadra che vince non si cambia” non vale, purtroppo, per questo terzo capitolo della saga di Batman. Dopo aver congedato Tim Burton, regista dei primi due capitoli, la produzione affidò il comando dell’operazione a Joel Schumacher: il risultato è un film in cui il regista, nel tentativo di dare nuova linfa alle avventure dell’uomo Pipistrello, cambia totalmente registro puntando quasi totalmente sulle atmosfere da cartone animato, sulla scenografia fastidiosamente kitsch e sulle mirabolanti scene d’azione, tralasciando però qualsiasi introspezione psicologica dei personaggi, resi bidimensionali da una sceneggiatura banale, scarna e approssimativa. Le interpretazioni (volutamente?) sopra le righe di Tommy Lee Jones e di Jim Carrey non riescono pienamente a compensare quelle monocordi e piatte di Val Kilmer e della Kidman, qui ridotta ad un ruolo puramente “decorativo”. Anche l’introduzione del personaggio di Robin (un legnoso Chris O’Donnell) risulta una scelta poco felice. Nonostante sia dotato di buon ritmo e riesca a tratti a divertire, Batman Forever rivela ben presto la sua natura di dimenticabile pellicola a tema supereroistico, più somigliante ai telefilm con Adam West che ad un seguito dei riusciti cine-fumetti diretti da Burton. Nota positiva per la colonna sonora. Con il successivo Batman e Robin, comunque, si riuscirà a fare di peggio, toccando pienamente il fondo del barile. Voto 5
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