La recensione su Batman Forever

di Lina

6 stelle

"Indovina, indovinello, chi ha paura del bel pipistrello?" Ecco che si arriva al terzo capitolo un po' fracassone della saga di Batman dove questa volta, a far da padroni, non sono più i suggestivi ambienti dark dei primi due film, ma delle scenografie dai colori forti e sgargianti con effetti speciali pirotecnici. Dunque il cambiamento di stile dovuto all'assenza di Tim Burton (che in questo caso si limita a fare da produttore) dietro la macchina da presa purtroppo si nota anche su tutti gli altri fronti, ma nonostante questo, il risultato non è proprio male. Questa nuova avventura, si serve di tecniche e strategemmi diversamente efficaci e ci propone situazioni e personaggi nuovi che pur non riuscendo ad intrigare come quelli dei primi due film, riescono comunque a mantenere con sufficiente dignità, quell'appropriato stile da cartone animato atto a ricordare la magia dei primi fumetti Batmaniani.

La trama, oltre a proporre il solito mix di azione, avventura e sentimento, questa volta inserisce anche un po' di fantascienza bella e buona grazie all'inventiva dell'Enigmista (il personaggio certamente più interessante e più riuscito del film).

Il ritmo è scatenato, ma a volte le lotte e gli inseguimenti sono troppo lunghi e frastornanti.

Simpatico anche se banale il legame d'amicizia che si instaura tra Batman e Robin, ma il tentativo di donare alla trama dei significati profondi e moralistici che emulino quelli dei primi due film, qui appare troppo scontato, poco convincente e senz'anima. Inoltre, anche la storia d'amore tra Batman e la psicologa Chase Meridian scimmiotta quelle dei capitoli precedenti rivelando ad un certo punto, perfino una maldestra sensualità.

Guardabile e godibile come terzo episodio, ma nulla di veramente speciale.