Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film
Seven Sisters (2017): locandina
CINEMA OLTRECONFINE - 35° TFF: FESTA MOBILE
Nel 2073 la Terra è devastata dalle catastrofi metereologiche e da riscaldamento globale che l'inquinamento e la sovrappopolazione hanno comportato.
Una legge mondiale impone all'umanità la possibilità di concepire un solo figlio, dando in affido ad altte coppie senza prole tutti i nati in sovrappiù.
Quando da un parto plurigemellare nascono ben sette bambine, il nonno, per non perderle, decide di tacerne la circistanza, di rinchiuderle in casa e di dichiararne solo una: Rachel. Poi assegna ad ognuna il nome di un giorno della settimana e, contando sul fatto che le bimbe sono identiche, organizza loro una vita dando ad ognuna la possibilità di uscire e muoversi come Rachel solo nel giorno corrispondente al proprio nome.
Seven Sisters (2017): Willem Dafoe
Seven Sisters (2017): Noomi Rapace
Tutto bene, almeno fino ai trent'anni circa delle sei sorelle; ma il giorno che Lunedì non rincasa, le altre sei comprendono di esser state scoperte.
Non basterà più il nascondiglio dell'astuto nonno, perché le forze dell'ordine agiranno senza pietà, sotto la guida della integerrima dottoressa a cui si devono tutte le misure severissime di contenimento della natalità (la interpreta la sempre imponente ed austera, ma anche fantastica Glen Close).
Seven Sisters (2017): Noomi Rapace
L'idea, se non buona, è almeno curiosa e carina: peccato che stolti sceneggiatori ritengano che sia sufficiente far cambiare pettinatura o parrucca alla protagonista, per costruire un incastro plausibile e verosimile.
Tutto il contrario invece, acuito da una circostanza aggavante: la carenza espressiva, a mio avviso ormai plateale, di una perennemente faraonica Noomi Rapace, che qui dà conferma di tutti i propri limiti recitativo, sospetti da tempo.
Lode a Shyamalan e ancor piu' al bravo attore James McAvoy per aver saputo costruire l'uno, ed impersonare l'altro, le ben 33 personalità deviate del folle protagonista di Split: qui al contrario trionfa la banalità di un impegno unicamente da salone di coiffeur e basta.
Seven Sisters (2017): Noomi Rapace, Glenn Close
Al film peraltro non manca una buona dose di action, una certa tensione, un discreto ritmo, il sottofondo di un futuro prossimo inquietante in grado ormai di dar vita, in generale, ad un genere di cinema tutto a sé.
Ma, tirando le somme, il risultato del film, prodotto, tra gli altri, da Raffaella De Laurentis, a mio avviso è globalmente assai al di sotto del minimo accettabile per un blockbuster di tutto rispetto.
E Wirkola, di cui mi interessano e devo recuperare i due Dead Snow, è rimandato con sospetto alle prossime, speriamo migliori e più efficaci avventure.
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