Trama
Dietro tutte le app di messaggistica si nasconde Messaggiopolis, una vivace città in cui vivono le emoticon, che sperano di essere selezionate dal proprietario dello smartphone. Ogni emoji ha una sola espressione facciale ma ciò non vale per Gene, una esuberante icona nata senza filtri e dotata di espressioni multiple. Determinato a diventare "normale" per essere simile alle altre emoticon, Gene chiede aiuto al miglior amico Gimme-5 e alla famigerata hacker Rebel. I tre si imbarcheranno in un avventuroso viaggio tra app per trovare il Codice che potrà risolvere il problema di Gene. Quando però un pericolo maggiore minaccia tutto lo smartphone, avranno per le mani il destino di tutte le emoticon e del loro universo.
Approfondimento
EMOJI: ACCETTARE IL PROPRIO IO
Diretto e sceneggiato da Tony Leondis a partire da una storia scritta dallo stesso Leondis con Eric Siegel e Mike White, Emoji porta all'interno del mondo degli smartphone, dove vivono all'interno del magico mondo di Messaggiopolis le emoji che tutti quanti siamo abituati a usare quando scriviamo un messaggio telefonico. Tutte le emoji sono dotate di una sola espressione facciale a eccezione di Gene, nato con molteplici espressioni. Determinato a vivere un'esistenza normale, Gene elabora un piano per risalire al Codice che l'ha generato facendosi aiutare dall'amico Gimme-5 (un'emoji la cui fama è andata svanendo nel tempo) e dall'hacker Rebel (che in cambio chiede di essere aiutata a infrangere un firewall per fuggire per sempre dallo smartphone). Passando da un'applicazione all'altra, Gene sarà costretto a rivedere i suoi propositi quando un pericolo maggiore minaccerà l'intero telefono.
Con le musiche di Patrick Doyle, Emoji si concentra sull'uso che gli esseri umani fanno nel XXI secolo delle nuove tecnologie informatiche. In un mondo sempre più connesso, gli uomini sono in grado di abbattere tutte le barriere di linguaggio ricorrendo a quella che i linguisti definiscono una nuova "lingua" universale: le emoji, le faccine colorate di cui tutti (più o meno) conoscono il significato. Al centro della storia di Emoji vi è lo smartphone che appartiene a un adolescente di Alex e il mondo che esso contiene ovvero un insieme di app e mondi sommersi. Tra i mondi contenuti nello smartphone uno dei più vivaci è quello di Messaggiopolis, la comunità formata dalle emoji il cui unico scopo è quello di aiutare Alex a comunicare e a esprimersi al meglio. Ogni emoji ha un solo significato e una sola espressione, al di là di come ogni emoji si senta davvero (Smiler, capo di Messaggiopolis tanto carina quanto malefica e non disposta a lasciar rovinare la sua perfetta comunità monofacciale da nessuno, sorride ad esempio in ogni occasione, anche nei casi in cui si sente triste o amareggiata). In tale contesto, ovviamente, Gene rappresenta un'anomalia dal momento che è l'unica emoji a non essere monofacciale. Il suo viaggio per risalire al Codice che l'ha generato diventa dunque una metafora di vita per chi si sente diverso dagli altri, una celebrazione delle diversità e degli stili di vita non allineati.
Il viaggio di Gene con Gimme-5 e Rebel inizia nel peggiore dei modi. Alex, il proprietario dello smartphone, sta cercando il coraggio di mandare un messaggio alla ragazza che gli piace ma corre il rischio di bruciarsi ogni chance qualora mandi una emoji sbagliata. Quando Gene comincia la sua avventura e manda in subbuglio lo smartphone, in Alex balena l'idea di ripristinare il telefono cancellando tutto ciò che contiene. In definitiva, i personaggi di Gene e Alex sono tra loro speculari dal momento che si rispecchiano. Mentre Alex cerca di esprimersi al meglio ma non si sente libero di esprimere le proprie emozioni, Gene ha a disposizione troppe emozioni e desidera sopprimerle in cambio di una sola.
Il cast
A dirigere Emoji è Tony Leondis, regista e sceneggiatore che ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema d'animazione collaborando allo storyboard del primo film prodotto dalla Dreamworks Animation, Il principe d'Egitto. Nato a New York nel 1967, ha continuato poi a collaborare con lo studio lavorando a La… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Mi associo al Collega "AndrewTelevision01" in quanto anch'io non ho parole descrivibili per commentare questa COSA qua ! voto.0.
commento di chribio1Film semplicistico che contrappone ai ruoli imposti dalla società e al dovere del controllare la propria apparenza la semplicità dell'essere se stessi. Ovviamente mancano un minimo di profondità analitica e buone intuizioni. La storia gira a vuoto e troppo lineare, l'azione è fine a se stessa e scontata. Insomma, un film passatempo ignorabile.
commento di cantautoredelnullaNon so come descriverlo per quanto sia brutto.
commento di AndrewTelevision01