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Madre!

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

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La recensione su Madre!

di mm40
4 stelle

Uno scrittore e la sua donna-musa vivono in un’elegante villa di campagna interamente ristrutturata da loro. Una sera fa loro visita un anziano dottore malato che si rivela fan dello scrittore e che, ottenuto il permesso di rimanere per la notte, invita molto presto la moglie, i figli e il resto della famiglia nella casa. Nella più totale confusione si consuma un omicidio e, contemporaneamente, la coppia di padroni di casa scopre di aspettare un bambino.

Pallida e oltremodo ingenua metafora creazionista, Madre! è la settima regia in lungometraggio per Darren Aronofsky, anche autore unico del copione, a tre anni di distanza dal già pesantemente gravido di ideologie religiose Noah (2014). Il suprematismo cristiano propugnato dal regista inficia purtroppo l’opera fin dalle sue fondamenta, trascinando un film decisamente bello – esteticamente curato, dal montaggio eccellente e dall’ottimo uso del sonoro – nel delirio più assoluto, facendo passare in secondo piano le torbide atmosfere horror e la sapiente gestione della tensione da parte di Aronofsky per far affiorare in superficie solamente una disturbata rivisitazione degli snodi principali della Bibbia. Javier Bardem e Jennifer Lawrence sono una validissima coppia di protagonisti, nonostante il quarto di secolo circa di differenza di età che effettivamente non si può non notare; qualcosa forse si potrebbe obiettare sulle due ore di durata, facilmente riducibili accelerando la prima parte che un po’ stenta a decollare. Ma soprattutto si può e si deve obiettare sull’estremo didascalismo della storia, che raggiunge il colmo del prevedibile e del patetico nel suo banalissimo finale. Dio e la Madre (Natura, volendo: non solo la Madonna) ricevono la visita dell’uomo nel loro paradiso incontaminato; gli permettono di avere una compagna e questa rovina tutto con il suo carattere indisponente, oltraggioso e fisiologicamente peccaminoso: la figura femminile ne esce rovinata, moralmente deturpata. Uno dei due figli della coppia uccide quindi il fratello e scappa; tempo dopo la casa (Terra) è di nuovo popolata da una miriade di umani di ogni ceppo etnico, con l’unica dote comune di un’incredibilmente violenta stupidità: ancora, la fiducia nel genere umano arriva ai minimi storici. Infine Dio e la Madre hanno un figlio, che viene ucciso dagli umani che immediatamente se ne pentono; la Madre incendia la casa e si lascia morire, così che Dio possa strapparle il cuore (la Fede) e costruire con esso una nuova casa: siamo alla farneticazione apocalittica. Peccato (appunto). 4,5/10.

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