Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film
"Questa casa è la casa di tutti!". Basterebbe una frase come questa (e le altre dislocate durante il film) per spiegare i mille enigmi di una trama di per sé incomprensibile che racconta le vicende di una coppia e dei misteriosi ospiti della loro casa dispersa in mezzo alla natura.
Moltiplicazione del cibo, guerriglia, natività, globalizzazione, adorazione, feticci, Caino e Abele, il Peccato Originale, secrezione, il morboso attaccamento alle reliquie... Vi fa venire in mente qualcosa? C'era una volta (e forse con opere come questa c'è ancora!) il cinema allegorico che nascondeva profonde metafore all'interno di difficili narrazioni. Darren Aronofsky, che in passato ci ha già procurato grossi mal di testa con i significati oscuri nascosti nei suoi precedenti lavori, tenta di raccontare il supremo mistero biblico della storia assoluta in una cornice horror che apparentemente ricorda il capolavoro di Roman Polanski ROSEMARY BABY ma in realtà ci offre una inquietante riflessione: il genere umano egoista vuole di più, non ha rispetto e maltratta la Grande Madre Terra.
Una delle locandine. Questa ricorda in particolare quella analoga del film ROSEMARY BABY di Roman Polanski.
Il risultato potrebbe essere la Fine del Mondo rappresentata da una grande esplosione. A quel punto forse tutto ricomincia da capo (e forse in altri cicli in passato tutto è sempre ricominciato). È un po' la catena alimentare al centro di precedenti come ARANCIA MECCANICA di Stanley Kubrick e/o MONDO CANE di Jacopetti & Prosperi. Capolavoro o bluff? Forse un lavoro troppo intellettuale ma che, se capito, fa sicuramente riflettere più di molti inutili giocattoloni pseudo catastrofici. Molto...
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