Regia di Garth Davis vedi scheda film
Gesù era un profeta o un santone dal barbone hipster? La scelta di MARIA MADDALENA propende per un ibrido: era un guaritore dotato di “luccicanza” alla Shining che prometteva il Regno di Dio e fondò una religione post ebraica. Nel film di Garth Davis lo spirito rivoluzionario viene tenuto sottotraccia, affiora con i mercanti del tempio ma trattasi in prima analisi di un ritratto di Maria di Magdala. Figura riabilitata dalla Chiesa solo due anni fa. La vera ribelle è lei che rinuncia ad un destino di moglie e madre per seguire rabbi e i suoi discepoli. La connessione con Gesù è speciale, nei momenti salienti della predicazione, nella crocifissione, sepoltura e resurrezione. Una testimone eccezionale che sembra trasmettere il seme della parola di dio ai discepoli/confratelli confusi e divisi. Il confronto con Pietro, spesso, è acceso e riguarda una differente concezione di fede. Giuda è la figura controversa che tutti conosciamo ma qui è decisamente sorprendente: un fanatico, forse ottuso o ingenuo opportunista, instabile e fragile che confonde il regno di dio con quello dei morti. Lui vorrebbe rivedere e ritrovare Ester e Sara (moglie e figlia). Tradirà Gesù perché non ha mantenuto ciò che ha promesso, non realizzando il suo “sogno”. Di conseguenza solo impiccandosi potrà ricongiungersi con la sua famiglia. E’ questo il messaggio distorto del cristianesimo!? Un Giuda opposto a quello di Scorsese ne L’ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO, amico e coscienza critica del messia. Il regno dei cieli è uno stato di karma, cullati dal vento chiudi gli occhi e sogna. Ma intanto il mistero della fede persiste e resiste.
Il livello artistico dell’opera di Davis è a brevi tratti retorico e didascalico, potente e suggestivo per la maggiore. In particolare grazie al Gesù di Joaquin Phoenix: attore carismatico con un magnetismo che solo i divi di un tempo avevano in dote. Rooney Mara se la cava assai bene e perdoniamo gli occhi troppo azzurri di entrambi. Lo scenario meridionale (Matera, Sicilia e Puglia) è fantastico. Determinanti in diverse scene le musiche del duo svedese Guonadottir e Johansson.
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