Regia di Garth Davis vedi scheda film
Comunque sia....prima di tutto e nonostante tutto, Joaquin Phoenix è un Gesù Cristo scenograficamente fantastico....e pure Rooney Mara molto convincente, in una rivisitazione, dal cote' femminile rinnegato, degli albori cruciali della cristianità.
La vicenda umana degli ultimi anni di Gesù Cristo, quelli fondamentali per la traccia indelebile che egli ha lasciato sia per credenti che agnostici, raccontata e ripresa dal punto di vista di Maria di Magdala, testimone privilegiato quanto sconfessato o rinnegato dalla testimonianza cattolica ufficiale.
Una figura misteriosa ed erroneamente bollata per secoli come una prostituta penitente da una Chiesa maschilista ed ottusa, preoccupata solo di fugare tentativi di scandalo che la figura di donna giovane e potenzialmente seducente poteva richiamare, accostata alla figura superiore del Messia.
Fandonie messe a tacere proprio da una dottrina toenata sui suoi passi, che, al contrario della prima presa di posizione, l'ha riconosciuta come "apostola" privilegiata e prediletta, che per prima fu vicina al Cristo nel momento della crocifissione e resurrezione; senza contare la sua coraggiosa, martirizzante fuga giovanile da un proprio ruolo di donna e moglie designata, che la bollo' come indemoniata o posseduta di fronte ai suoi stessi cari, incapaci di cogliere gli aspetti mistici di questa sua scelta intransigente e stravagante.
Garth Davis, regista sensibile, giovane, audace, che tuttavia con l'esordio di successo avvenuto con l'indiano "Lion", non aveva saputo coniugare con lucidità il sentimento legittimo alla tentazione lacrimevole più spudorata, si riscatta qui con un ritratto si donna almeno a tratti forte e folgorante, capace di esprimersi al meglio nello sguardo intenso e rapito dell'ottima Mara.
Non è facile aggiungere altro di buono e nuovo alla storia della passione martire cristiana, né sottrarsi facilmente da un rischio di volgarizzazione, modernizzazione e spettacolarizzazione televisiva che una rappresentazione in costume della storia messianica del primo secolo del nuovo umanesimo può inevitabilmente suscitare in un occhio appena un po' smaliziato.
Ma Davis punta forte sulla scelta attoriale e sulle capacità quasi ipnotiche dei due protagonisti, Rooney Mara intensissima e Joaquin Phoenix pulsante e magnetico, forse l'unico altro Gesù Cristo possibile ed eventuale dopo tutti gli altri già usciti dallo schermo.
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