Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Una casalinga annoiata dalla propria vita incontra un virile giramondo. Dopo due secondi vogliono saltarsi addosso, ma poi l'idillio finisce e passeranno la vita a rimpiangersi. Ammetto che l'ultimo incontro sotto la pioggia abbia una certa presa, grazie soprattutto a Meryl Streep (bravissima) e alle musiche di Niehaus (compositore che non ho mai amato particolarmente, che però in quel frangente fa un bel lavoro), per il resto si tratta di una storiella insulsa, un'opera propugnatrice di un romanticismo fasullo, pre-adolescenziale (ma vissuto da adulti) e a tratti da telenovela, con personaggi che sono stereotipi ambulanti (in primis gli insopportabili figli di lei, che imparano la lezioncina dalle avventure della madre). La storia fra i due viene narrata con una tensione ingiustificata per ciò che viene mostrato e le problematicità liquidate con dialoghi didascalici, spesso da latte alle ginocchia. Quando alla sceneggiatura c'è LaGravenese è sempre lecito iniziare a tremare.
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