Regia di William Friedkin vedi scheda film
film "sportivo" pieno di "pathos"
Allenatore di basket americano,ingaggiato da una prestigiosa università,allo scopo di vincere il campionato,accetta compromessi non molto ortodossi.Pur di accappararsi i giocatori migliori,spinge la sua societa ad offrire auto,case e soldi.Le sue azioni sono improntate alla filosofia di vincere ad ogni costo,anche se animato da autentica e sincera passione, è sempre però ossessivamente condizionato dalla necessità di fare risultato a qualsiasi prezzo, quando ormai ha compiuto l 'impresa, in un tardivo quanto deleterio,rigurgito di coscienza,spiffera i brogli,durante una conferenza stampa accesissima,sputtanando i vertici dirigenziali e se stesso.La presenza di alcuni assi della pallacanestro garantisce lo spettacolo,anche ad un pubblico profano,in condizione di ammirare giocate veramente prodigiose.Leggo dai titoli di coda che si tratta di una storia vera ,tuttavia si ha sempre la sensazione di aver già assistito a film simili.
Per quanto riguarda il messaggio che il film veicola,ha una valenza,senz'altro importante ed edificante.Lo sport non dovrebbe assoggettarsi ad aride e opportunistiche logiche economiche,ma essere soltanto il prodotto del talento di giovani, che credono nel sacrificio,nella ferrea disciplina,nella tenacia, nella lealtà sportiva,nel rispetto delle regole e soprattutto negli ideali che per definizione, lo sport propugna,cioè l'amore per una competizione sana,onesta e corretta e la passione per un gioco che dovrebbe divertire e far divertire.
Nick Nolte giganteggia nei panni del tormentato allenatore.
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