Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Per una serie di coincidenze, Siani si ritrova a fare il mental coach di una bellissima pattinatrice sfiduciata in sè stessa. Nonostante Siani sia un incapace, riuscirà a riportarla a gareggiare, oltre che a ingravidarla.
La strategia è questa: Pieraccioni esce con un nuovo film alla fine di ogni anno dispari (2011, 2013, 2015...); Siani a capodanno di ogni anno dispari (2013, 2015, 2017), di modo da non saturare il mercato con prodotti sempre identici. Cambia la parlata, è vero: l'accento toscano bonaccione di Pieraccioni non è l'indolente rimasticare le sillabe di Siani, ma d'altronde nessuno dei due ha inventato alcunchè: sui comici toscani si potrebbero spendere fiumi di parole, e altrettante su Troisi. Mister Felicità è la storia di Siani che fa Siani (tonto e pigro dal cuore d'oro) e grazie al suo essere Siani conquista la bellezza mozzafiato di turno; le variazioni sul tema sono rappresentate dall'ingresso nel cast di Carla Signoris (davvero brava), Elena Cucci e soprattutto Diego Abatantuono, in una caratterizzazione talmente distante dalle sue corde che, lasciato completamente sbrigliato, Abatantuono ripiega sui suoi classici, incluso di tanto in tanto il terrunciello, anche senza ragione logica. In un ruolino compare infine Ernesto Mahieux. Sceneggiatura di Siani e di Fabio Bonifacci: poche idee e neppure confuse, lineari anzi al punto da sembrare l'ennesimo tentativo di plagio di un film di/con Siani o di Pieraccioni; limitata la regia, pochissime le trovate comiche che si sollevino al di sopra del giochetto di parole o della barzelletta, rigorosamente priva di sconcezze o argomenti pruriginosi. 2/10.
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