Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Alessandro Siani finalmente è tornato. Messi da parte tentativi di regia verso soggetti poco manovrabili, torna a concentrarsi sulla sua comicità, l'elemento migliore in suo possesso, quello più malleabile e che, a quanto pare, garantisce i più proficui risultati: in un solo giorno è riuscito ad accaparrarsi la vetta del botteghino, non che la concorrenza sia poi così spietata ne tanto meno degna di lode. La trama è ben strutturata, la storia c'è ed è piuttosto ben esplicata; Siani unico mattatore dell'intera pellicola che verte sulle sue divertenti battute e spazia tra scenari da favola, enfatizzati da una fotografia sgargiante e pulita, e la classica fiaba a cui il napoletano sembra averci piacevolmente abituato. Il film è un fiume di risate e riflessioni come fu per Il principe abusivo e non fu per niente per Si accettano miracoli, dove il mattatore restava in disparte. Sperando che l'attore e regista abbia definitivamente capito qual'è la formula giusta che possa aiutarlo a mantenere il successo sempre all'apice senza ulteriori tentennamenti ne cadute di stile, perché errare è umano ma perseverare sarebbe diabolico soprattutto quando si possiedono sia la classe che i mezzi per perseguirla. Con i migliori auguri di un lungo avvenire.
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