Regia di Salvatore Samperi vedi scheda film
Se "Malizia" fu un tornado al box-office italiano, anche il successivo "Peccato veniale" non scherzò affatto:terzi incassi nazionali e generali delle stagioni, imposero la bellissima Laura Antonelli come nuova stella del cinema commerciale ,ma del dittico oggigiorno viene rammentato solo il primo. Il che, in effetti, è anche giusto.Se infatti la commedia scollacciata ambienta negli afrori di Sicilia conteneva anche una critica alla repressione sessuale di una certa Italia , il secondo, pur ambientato in una località balneare toscana nel 1956, vorrebbe alzare il tiro, puntando ad un erotismo tutto di testa, dato che di pelle ne mostra assai poca, ma è più scontato e meno credibile. In una famiglia in cui,chissà perchè, ognuno parla con un accento diversificato come nelle barzellette, è resa bene da sceneggiatura e regia, solo la progressiva seduzione, inizialmente inconscia, dell'adolescente di casa da parte della bella cognata annoiata villeggiante.Per il resto, burle da campeggio, lessico per l'epoca un pò troppo "d'avanguardia" e la chiara e manifesta ambizione a bissare il successone dell'anno prima, ma, bellezza della Antonelli e spontaneità di Momo a parte, poca cosa davvero.
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