Regia di Salvatore Samperi vedi scheda film
Peccato veniale fu girato a cavallo fra Malizia (sempre di Samperi) e Profumo di donna (Dino Risi): in un anno, fra il 1973 ed il 1974, Alessandro Momo girò tre film da protagonista e che il meno noto sia proprio questo Peccato veniale non sorprende, poichè si tratta di un'insipida rilettura del precedente lavoro di Samperi, ma virata maggiormente al comico. Eppure andrò incontro a un buon successo di pubblico, inizialmente; comunque ben lontano dal sorprendente exploit di Malizia, il cui team di sceneggiatori (Alessandro Parenzo, Ottavio Jemma e il regista stesso) è ricomposto in toto per questa specie di sequel. Il ruolo della seduttrice è pane per i denti della Antonelli; i due Lino (Banfi e Toffolo) garantiscono il tocco spensierato; completano la parte centrale del cast Orazio Orlando, Tino Carraro (il padre di Sandro/Momo, altro personaggio programmaticamente comico, da commedia erotica), Lilla Brignone (già presente in Malizia) e una giovanissima Monica Guerritore. Samperi è un regista sufficientemente solido e dotato per non scivolare nel macchiettismo o addirittura nel trash, ma questa volta la materia su cui lavora non è neppure granchè. Fortunato l'apporto di Fred Bongusto per la colonna sonora; sfortunato invece Momo, sia come attore - poichè la sua espressività rasenta lo zero - che nella vita, che verrà purtroppo stroncata da un incidente in moto proprio al termine delle riprese di Profumo di donna. 3/10.
Estate al mare; un adolescente curioso è turbato dalla bella cognata, parecchio più grande di lui. Mentre il fratello del ragazzo neppure dubita ciò che sta per succedere...
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