Regia di Angelo Orlando vedi scheda film
Capodanno. Rosario chiede una pausa di riflessione a Monica, lei lo lascia. Lui corre dall'amico Poldo e i due si ritrovano a una festa, disperato il primo e contrariato il secondo; la serata degenera ben presto, finendo addirittura in tragedia.
La carriera come attore di Angelo Orlando si era impennata nel 1990, quando venne scelto da Fellini per un ruolo ne La voce della luna; di seguito aveva lavorato per Troisi, Loy, Ponzi e altri ancora, arrivando a dirigere il suo primo film nel 1995: questo L'anno prossimo vado a letto alle dieci. Scritto, diretto e interpretato da Angelo Orlando: forse un po' troppe responsabilità sulle spalle di un caratterista con buone ambizioni, ma indubbiamente alte. L'idea è qui di imbastire una commedia ridanciana ma non demenziale, un po' caciarona ma non cafona in stile cinepanettone, a dispetto della contestualizzazione durante le feste di fine anno; qualcosa riesce e qualcos'altro no, come è inevitabile. Il ritmo per esempio è buono e dimostra la mano fluida di Orlando sul copione e dietro la macchina da presa; le psicologie dei personaggi sono invece appena abbozzate e le situazioni spesso si risolvono in maniera inverosimile, approssimativa dal punto di vista logico. C'è di buono però il cast, che pesca fra interpreti giovani o poco noti che avranno di lì a poco un futuro luminoso: Ricky Memphis, Valerio Mastandrea, Claudia Gerini, Luca Zingaretti, Marco Giallini, Barbara Cupisti, con un ruolo minore anche per Ninetto Davoli e un cameo per il bluesman Roberto Ciotti, autore anche della colonna sonora. Un film nel complesso piacevole, ma certamente non privo di ingenuità. 3,5/10.
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