Regia di Kevin Reynolds vedi scheda film
Prima dell'uscita nei cinema avvenuta nel 1995, i giornali, i critici, i curiosi, avevano già celebrato la marcia funebre. Questo perchè ciò che stava avvenendo durante la lavorazione di Waterworld - il film più costoso di tutti i tempi all'epoca - trapelava al di fuori di quei set che tanto blindati non erano. Costner viziato in suite da capogiro mentre il resto della truppa - compreso il regista amico-dopo nemico- Reynolds in hotel a due stelle! Soggetto copiato da Mad Max. Storia imbarazzante. Set devastato ed affondato da un tifone ed un altra marea di soldi per "rispescarlo"! Come contorno c'erano lamentele che provenivano da ogni parte della truppa tra serate da sballo alle Hawaii e giorni interminabili di riprese.
Costner, non privo di colpe, pagò lo scotto e venne fatto a pezzi (paradossalmente cominciai ad apprezzarlo proprio da questo film!).
I razzie vinti, poi, avevano ridicolizzato tutti (compreso un ottimo giocherellone Dennis Hopper).
Un soggetto creato negli anni 80, probabilmente si, ispirato al film di Miller ma che aveva una sua originalità e brillava di luce propria, passato non si sa da quante mani prima della sua effettiva realizzazione. Ne esce fuori però un maestoso action, non privo di difetti, l'ultimo Kolossal hollywoodiano del secolo scorso prima dell'inquinamento digitale. Potentissimo visivamente, crea un mondo coperto dalle acque credibilissimo, dove i pochi sopravvissuti "navigano" su isole artificiali in cerca di qualche terra ancora in superficie mentre rozzi fumatori petroliferi razziano vagabondando. Ottimo il cast e perfino Costner, mutato con tanto di branchie dietro le orecchie (criticate - perchè mai?), è un ottimo solitario (in barba a quelli che lo criticarono per non aver mai sorriso durante le oltre due ore di film). Pregevole la colonna sonora di James Newton Howard. Ottimi i costumi di John Bloomfield.
Costner ha avuto coraggio ed è un peccato il comportamento da viziato col regista Reynolds. Una maggiore collaborazione avrebbe giovato di più alla pellicola. E' un cinema esagerato, per certi versi anticommerciale, e tracce di questa sua follia contaminerà il successivo L'uomo del giorno dopo, bellissimo post qualcosa anch'esso vittima di cattiva pubblicità prima ancora dell'uscita nelle sale.
Di Waterworld è stata resa visibile la versione "Ulisse", 40 minuti in più che amplificano e danno maggior spazio sia all'evoluzione del protagonista che a qualche dettaglio sparso qua e là.
Al cinema mi entusiasmò e tutt'ora insiste ad affascinarmi dopo 25 anni e decine di visioni.
Il suo spettacolo continua ad affondare tanto cinema contemporaneo.
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