Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film
L'amore impossibile tra una prostituta (Iaia Forte) e uno spiantato guardone e omosessuale (Vincenzo Peluso) nei bassofondi dell'hinterland partenopeo fa da bordone agli accessi visionari di un regista che al secondo film è già la caricatura di se stesso. Astratto, sconnesso, pronto ad una rappresentazione falsamente critica di una Campania putrescente e privo degli spunti fantasiosi che ne avevano caratterizzato l'esordio, il secondo lungometraggio di questo regista megalomane capace di comporre persino una stomachevole colonna sonora è l'emblema della spazzatura cripto-intellettuale nella quale naviga da tempo il nostro cinema. Corsicato sceglie i suoi collaboratori nell'underground del giro meridionale: l'autore de Il verificatore, Stefano Incerti, è aiuto regista mentre il montaggio è affidato a Fabio Nunziata, divenuto poi noto con Il caricatore.
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