Regia di Tony Scott vedi scheda film
Da un soggetto di Quentin Tarantino, poi ripudiato dall'autore di "Jackie Brown", Tony Scott realizzò il suo "film di sommergibili", pellicola di guerra da ambientarsi per tre quarti almeno dentro il relativamente ristretto spazio di un sottomarino militare, in un momento di crisi in cui , sotto pressione mentale e anche fisica, gli uomini sanno dare il meglio o il peggio di se stessi; Denzel Washington, in uno dei suoi primi ruoli per il cinema più popolare, è l'ufficiale provvisto di buon senso che si frappone tra la guerra atomica e il comandante Gene Hackman, tutto entusiasta di scatenare un assalto nucleare a nemici provenienti dalla Russia, sotto la spinta di un leader nazionalista alla Zyrinowski ( oggi quasi dimenticato, ma all'epoca faceva paura). Il film, anche per natura stessa del sottogenere, è piuttosto prevedibile, Scott si destreggia tra l'imminente decisione se azionare o meno il lancio dei missili e gli incidenti che costano la vita a buona parte dell'equipaggio, il confronto tra i due caratteri principali ha qualche momento azzeccato, soprattutto per le coloriture maligne che il veterano Hackman dà al suo esaltato residuato della Guerra Fredda. Non appassionante, non velocissimo, non da ricordare particolarmente, "Allarme rosso" ha totalizzato incassi di un certo livello soprattutto in patria, da noi non durò troppo nelle prime visioni.
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