Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Non è una celebrazione della figura di Pasolini (anzi, descritto in un momento decisamente poco felice e controverso della sua vita), non è un documentario sul suo assassinio: è 'soltanto' una fiction che ripercorre le indagini e il processo che ne seguirono, con discreta fedeltà e ricorrendo spesso a immagini vere di repertorio, risalenti a quei giorni. La mancanza di prove e una ferma omertà, associata a dichiarazioni contraddittorie, nell'ambiente delle borgate povere romane costituiscono l'anomalia del caso trattato. Il ritratto di un mistero italiano che non si preoccupa di offrire versioni di parte o giudizi. Purtroppo nel cast c'è anche Nicoletta Braschi: la sua presenza sta al film come l'assassinio di Pasolini sta a Pasolini.
Nella notte fra l'1 ed il 2 novembre 1975 viene assassinato Pier Paolo Pasolini. Unico colpevole reo confesso è il diciassettenne Pino Pelosi, prostituto. Ma l'autopsia rivela un'aggressione che richiede più di due sole mani: le indagini cadono ben presto nel vuoto e Pelosi rimane l'unico a pagare per l'omicidio.
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