La recensione su Chicago Joe

Nella Londra del 1944, danneggiata e terrorizzata dai missili tedeschi V-2, il giovane ufficiale dell’ esercito americano Ricky Allen (K.Sutherland) soprannominato “Chicago Joe”, ha una doppia vita: Di giorno frequenta una bella e brava ragazza di buona famiglia (P.Kensit) mentre di notte esce armato con la giovane ballerina e spogliarellista Giorgina Greyson (E.Llyod) una frivola ventenne affascinata dai film di gangsters americani, alla quale lui fa credere di essere stato uno di loro, addirittura un ex contrabbandiere di alcolici al servizio del boss di Chicago Al Capone. Solo per far colpo su quest’ ultima e con la sua compiaciuta complicità, “Chicago Joe” commetterà dei piccoli reati, fino a compiere due omicidi a scopo di rapina sempre istigato da lei. Ma una delle loro vittime, una ragazza tramortita a tradimento, derubata e poi gettata in un fiume, si salva e proprio grazie a lei i due criminali saranno subito identificati e arrestati dalla polizia inglese, che li costringerà a confessare anche la verità sul loro squallido passato. L’ ufficiale e sedicente gangster americano Ricky Allen in realtà è Karl Hulten, un ex caporale disertore dell' US-Army che dopo aver rubato un camion militare e un completo da tenente paracadutista pluridecorato, campava di piccoli furti trafficando con il mercato nero. La sua degna consorte si chiamava Elisabeth Jones detta "Betty" ed era scappata di casa dopo essere stata maltrattata dal marito più grande di lei sposato da poco. I due si accuseranno a vicenda, specialmente lei dopo aver saputo della vera identità del suo amante e complice. Hulten finirà condannato a morte e impiccato nel 1945 mentre Betty detta "Giorgina" uscirà di galera pochi anni dopo.

   Insolito e ben girato film drammatico molto ispirato alle vicende di due criminali veramente esistiti nel medesimo periodo e luogo, che rappresenta questi due maldestri imitatori di Bonnie e Clyde con la visione distorta della sciagurata complice di “Chicago Joe”, specialmente nella scena finale in cui lei ha un attimo di notorietà davanti ai giornalisti, immaginandosi come una diva sotto riflettori di Hollywood. Il figlio di Donald Sutherland recita molto bene la parte di quel piccolo criminale diventato un assassino più per una sua malcelata mitomania che per necessità, confermandosi adatto per certi ruoli di personaggi negativi e così sarà per lui grazie al suo volto sgradevole e al suo cognome d' arte. Tra le altre interpreti si nota la bella cantante inglese Patsy Kensit, celebre nella metà degli anni ottanta come solista del piccolo complesso musicale pop degli “Eight Wonder”. 

   Uscito in un periodo in cui il cinema americano mostrava sempre più dei criminali immaginari autori di stragi incredibili, comprese delle coppie di serial-killers, questo film sulla storia vera di due folli criminali dilettanti, nel circuito cinematografico estero fu visto da pochi spettatori e di conseguenza anche nelle nostre sale venne proiettato per poco tempo. Per la cronaca (nera) Karl Hulten fu l’ unico militare americano condannato a morte e impiccato in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale. Elisabeth "Betty" Jones viveva degli assegni ricevuti dall' ex marito, dal quale aveva ottenuto il divorzio dopo aver vinto una causa legale per aver subito da lui delle violenze domestiche. Prima di fare la spogliarellista aveva svolto svariati lavori come la commessa di negozio e la cameriera in un pub. Le sue scarse conoscenze londinesi la descrissero come una bugiarda vanitosa che sognava di fare l' attrice. Dopo essere stata scarcerata nel 1954, Betty Jones tornò al suo paese natio nel Galles ma pare che se ne andò via dopo aver visto delle scritte sui muri di casa che dicevano: "Dovevano impiccarvi insieme!". Di lei non si seppe più nulla, tranne che morì di vecchiaia nel 1980.