Regia di Alessandro Pondi vedi scheda film
Martino ha 48 anni e fa il chitarrista turnista per i grandi del pop italiano. Per quanto sia sempre sotto i riflettori, nessuno in fin dei conti lo nota. Decide così, con la complicità di un amico, di darsi per scomparso e attirare finalmente, per una volta, l'attenzione dei media su di sè.
L'esordio dietro la macchina da presa per Alessandro Pondi, già a lungo sceneggiatore principalmente di operine leggere (anche cinepanettoni), è questo Chi m'ha visto?, una commedia agrodolce nelle corde dei precedenti lavori da lui scritti. La forza del lavoro risiede tutta nell'impatto realistico della storia, nel continuo mescolarsi di verità e fantasia che qualche comparsata di personaggi celebri nei panni di sè stessi contribuisce ad alimentare virtuosamente (fra gli altri: Maria De Filippi, Carlo Conti, Jovanotti, Max Pezzali, Gianluca Grignani, Arisa); il personaggio centrale è un'idea del suo interprete, cioè Beppe Fiorello, come sempre apprezzabile ma nulla di più. L'idea che la celebrità sia più pesante da sopportare che dura da raggiungere è francamente abusata e a conti fatti non si spinge logicamente molto oltre a concetti del calibro de 'i soldi non danno la felicità'. Però aiutano, insomma, così come la fama di Martino che, una volta conquistata, sembra essere solamente una scocciatura, indubbiamente non è priva di una vasta serie di aspetti positivi. In epoca di reality show e meteore del web, ben venga comunque un film del genere, alla cui sceneggiatura ha collaborato anche Paolo Logli, che pone la sua firma sul copione accanto a quelle di Fiorello e di Pondi. Nel cast anche i più incisivi Pierfrancesco Favino e Sabrina Impacciatore, oltre a Dino Abbrescia e Mariela Garriga; Fiorello è anche produttore del lavoro, a testimonianza di quanto a cuore il progetto gli stesse. Se il finale un po' facilotto può far storcere il naso, Chi m'ha visto? recupera immediatamente punti nel post-finale sui titoli di coda. 3,5/10.
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