Regia di Alessandro Pondi vedi scheda film
Terminato il tour con Jovanotti, il chitarrista Martino Piccione (Fiorello) torna a Ginosa, il paese natio nelle Murge, in attesa che la sua carriera finalmente decolli. E invece le cose vanno male, i dischi non si vendono, il suo produttore (Abbrescia) gli volta le spalle e la sua notorietà è a zero. Cosa fare per farsi notare, allora? Sparire per un po', grazie all'aiuto dell'amico Peppino (Favino) Quaglia (che fantasia i cognomi, eh?), almeno fino a quando qualcuno non comincerà a domandarsi dove sia finito, prima che la televisione si appropri del caso e i musicisti comincino a inviare dei videoappelli. Ma la sua sparizione, nel frattempo, ha generato un indotto possente per il paesino e per Martino (sembianze à la Keith Richards) si prospetta la necessità di protrarre la sua latitanza dal pubblico.
Microscopico film d'esordio di Alessandro Pondi (non a caso già sceneggiatore di cinepanettoni come Natale a Beverly Hills e Natale in Sudafrica), che imbastisce una commedia insulsa a suon di luoghi comuni e banalità assortite (la tv parassita, gli amici interessati, l'accidia strapaesana, la prostituta di sani principi), nella quale si salva soltanto l'interpretazione survoltata di Favino in versione pugliese e la breve antologia in cui molti divi della canzone si prestano al gioco con camei in video, anche se mette i brividi pensare che il meglio della canzone degli anni dieci debba passare per Gigi D'Alessio, Elisa, Emma, Francesco Facchinetti, Giusy Ferreri, Lorenzo Fragola, Giorgia, J-Ax, Giuliano Sangiorgi e Anna Tatangelo. Poi dice che uno smoccola...
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