Regia di Alessandro Pondi vedi scheda film
Esile ma non da buttare via ...
La Film Commission della regione Puglia dev' essere quella che si dà più da fare nel suo lavoro , vista la grande frequenza di pellicole che negli ultimi anni scelgono quella regione come location . Questo film non è certamente il più riuscito , ma ha il merito di mostrare un angolo molto poco noto della Puglia , gli spogli altopiani delle Murge , con i loro canaloni ( le gravine ) pieni di antiche abitazioni trogloditiche . Un luogo quasi perfetto dove nascondersi se si vuole sparire dagli occhi del mondo , con il curioso , opposto scopo di attirare l' attenzione su di sè . E' questo il caso del bravo chitarrista pugliese Martino Piccione , session man di tanti celebri musicisti , ma totalmente ignoto al di fuori del giro . In cerca di un' impossibile occasione da solista , Martino cerca di diventare famoso con una misteriosa sparizione che attiri su di lui l' interesse del circo mediatico . Ci riuscirà , ma alla fine comprenderà anche che essere è meglio che apparire ... Lo spunto paradossale di questa pellicola somiglia parecchio a quello di " Omicidio all' italiana " , ma qui è sviluppato in maniera assai meno satirica e graffiante . Le risatine che strappa sono quindi all' acqua di rose . E poi , deludono un po' l' incredibile love story con una delle più improbabili prostitute della storia del cinema ( la bella Mariela Garriga ) ed il finale un po' troppo affretato . Beppe Fiorello se la cava meglio di quello che pensavo , ma quello che tiene in piedi il film è Pier Francesco Favino ( con la sua truzzissima Ape Taxi ) , in un ruolo istrionicamente comico .
Efficace pure il cast di contorno , dove si fanno notare Sabrina Impacciatore , Dino Abbrescia e Maurizio Lombardi . Carini i camei di numerosi divi dello star system nostrano . Insomma , un filmetto leggero e gradevole , per passare un paio d' ore spensierate , specialmente grazie allo scatenato Favino . Il mio voto è 5,5 .
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