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Splatters - Gli schizzacervelli

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Splatters - Gli schizzacervelli

di alan smithee
6 stelle

Secondo bizzarro e divertente film di quello che diventera' uno dei piu' geniali registi al mondo, specializzato nel fantasy-horror, ma molto a suo agio anche con le problematiche del cuore e dei sentimenti, con l'intimismo di sentimenti difficili da manifestare e comunque legati spesso ad episodi violenti e tragici (sto pensando al capolavoro di "Creature del cielo" del 94 o al bellissimo e piu' recente "Amabili resti").
Qui stiamo percorrendo gli albori del primo filone, e l'inizio folgorante, adrenalinico e divertente della corsa a piedi tra le pietraie di canyon minacciosi con i selvaggi alle costole ed un carico misterioso e pericoloso in groppa, rende gia' molto bene l'idea coreografica che il regista sapra' cosi' spettacolarmente rendere nella rappresentazione visiva della Terra di Mezzo di Tolkien, nel celebre e premiatissimo adattamento della trilogia dell'Anello.
La cattura di una scimmia contaminata da demoniaci riti woo-doo da parte di un popolo di sevaggi neozelandesi e con difficolta'  rinchiusa in uno zoo, finisce per contagiare accidentalmente la minacciosa castrante madre dell'imbranato Lionel. La donna cerca di impedire che il figlio soccomba alle neanche tanto celate manovre seduttive della giovane Paquita, che dopo una lettura di carte da parte della nonna veggente identifica nel ragazzo il suo promesso sposo voluto dal destino.
Ecco dunque che la madre si trasforma in uno zombie minaccioso ed eruttante sostanze schifose e grottesche che non ci vengono risparmiate in nessun particolareggiato e compiaciuto dettaglio coloratissimo e spumeggiante. Il film risulta piu' divertente che spaventoso, ma e' proprio cio' che vuole il giovane talentuoso regista, che con questa scelta di direzione ricorda un altro eccellente esordio di quello che diventera' un altro massimo autore mondiale: Sam Raimi con il suo Evil dead (La Casa da noi) di meta' anni '80.
E' bello notare come molti fra i piu' grandi e talentuosi registi contemporanei provengano dall'horror; e' bello poterne seguire il percorso evolutivo che ha caratterizzato le loro brillanti carriere.
L'horror e' insomma spesso un utile trampolino di lancio che permette anche a queste brillanti personalita' di poter emergere e stupirci ogni volta.

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