Regia di Peter Jackson vedi scheda film
La domanda principale è questa:
come fa uno di 36 anni appassionato d'horror e amante di tutti i film che hanno fatto la storia negli ultimi 30 anni in questo genere a non aver mai visto Splatters?
La risposta è solo una:
sono uno stronzo
Perchè una cosa è certa, dopo aver visto Splatters -e a sto punto meno male l'abbia visto così tardi- qualsiasi altro horror comic splatter della storia del cinema non può reggere il confronto.
Intendiamoci, il 3° film dell'allora 31enne Peter Jackson non è geniale e perfetto come potrebbe sembrare (vedremo perchè) ma è qualcosa di così tremendamente travolgente ed "ematicamente" impressionante che rappresenta senz'altro l'eccellenza nel suo sottogenere.
Pura pazzia.
Il citazionismo di Jackson è così evidente che nessuno si può incazzare e parlare di plagio. Le "indemoniate" buttare in cantina come nell'indimenticabile La Casa, la cena di Non aprite quella porta (qui talmente esagerata da avermi dato quasi la nausea), lo straordinario bebè zombie che richiama moltissimo il Chucky de La bambola assassina (uscito 3 anni prima), ovviamente tanto Romero, forse il Lynch di Eraserhead e chissà quanto altro.
La magia di questo film oltre all'assoluta pazzia che lo pervade -chiara evidenza di una passione pazzesca per il genere di Jackson e soci- sta nell'impressionate, ripeto, impressionante qualità degli effetti speciali utilizzati. Alla barba degli effetti visivi di oggi imperanti nello splatter/torture, Jackson, o meglio Richard Taylor realizzano quelli che, senza vergogna, ritengo i migliori effetti splatter della storia del cinema, strepitosi, a volte fastidiosi da quanto è difficile vedere il trucco, geniali (penso alla faccia dimezzata appoggiata sul pavimento), originalissimi e uno diverso dall'altro.
E' un'orgia di membra, arti, frattaglie, sangue, corpi mutilati, una cosa strepitosa che ha il suo apice nell'incredibile carneficina finale.
Credo che il massacro con il tagliaerbe sia lo zenit del cinema splatter.
L'ironia è strepitosa, i personaggi indimenticabili anche se, purtroppo, dopo un inizio che appare geniale, il film ad un certo punto non ha più guizzi, non ha più trovate e si affida soltanto agli strepitosi effetti di cui sopra.
Un filino in più di sceneggiatura ed avevamo il capolavoro.
La regia è pazza come il mondo che ritrae, non si contano le inquadrature sghembe, i movimenti di macchina impazziti, un uso del montaggio frenetico come non mai.
La mamma che cade a pezzi, il citato bebè, l'infermiera con la testa ribaltabile, lo zio obeso, c'è tanto, tanto.
Anche se, e lo dico perchè scrivo a 3 giorni dalla visione, è così tutto così esagerato, eccessivo, pieno di cose, che nel cercare di ricordarlo si mischia un pò tutto e ci si accorge che il film ti lascia solo tanti flash unici (di scene o personaggi) a discapito della struttura e della storia.
E' una bomba per gli occhi, niente cuore e niente testa per citare i 3 "sensi" che ricerco sempre come criteri di valutazione nei film.
Ma il cuore è dietro la macchina da presa.
E pulsa.
Magari poi l'avranno pure maciullato ma pulsava.
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