Regia di George Cukor vedi scheda film
Cukor ricostruisce con divertimento le grandi caricature dickensiane e il loro colorito mondo d'appendice. Il film è metereologicamente tempestoso come si conviene a una narrazione frenetica, frequentemente all'acme, che inanella tragedie su tragedie. Il bene e il male sono categorie ben distinte anche nei personaggi più sfumati, perché a un certo punto la vita ti impone delle scelte dopo di che o sei di qua o sei di la. Anche i personaggi sono costantemente sopra le righe, istrionismo, ingenuità, asprezza, bontà, untuosità, malvagità, ogni aspetto della natura umana tende a fissarsi una volta per tutte in una maschera. Condensare un romanzo cosi carico non era impresa facile e il film a tratti avanza col fiatone, ma nel complesso il divertimento non manca e gli attori se la sono cavata con onore. Tra i molti divi impiegati anche in particine la palma va a W.C. Field nel ruolo di Micawber.
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