Regia di Robert Hamer vedi scheda film
Un introverso e insoddisfatto docente decide di intraprendere un viaggio per immergersi nelle sue malinconie, incontrerà un ricco e cinico faccendiere che è la sua copia spiccicata e che, al contrario suo, ha una vita fin troppo agitata. Ovvio lo scambio di identità che ne seguirà. Discreta pellicola, da vedere per il grandissimo Alec Guinness.
Se non fosse stato per Alec Guinness gli avrei dato la sufficienza, se non fosse stato per lui questa pellicola l'avrei stroncata per il deludente finale. Ma c'è Alec Guinness e allora tutto cambia, vederlo recitare in ben due ruoli è una goduria per gli occhi. La trama è interessante ma decisamente forzata: il docente di una piccola università di campagna si allontana per isolarsi dal mondo e coltivare le sue malinconie, incontra per puro caso un ricco e sfrontato sosia che vede in lui l'occasione per dare una svolta alla sua vita e affrancarsi dallo scomodo ingombro della moglie. A deludere, come dicevo, è il finale che forza troppo la mano e sembra affrettato e approssimativo. Appare chiaro infatti che la telefonata che lo porta fuori casa doveva implicare un complice che però non salta fuori. Così com'è altamente improbabile l'avvicendamento conclusivo che non tiene conto del piccolo problema del cadavere da smaltire...
Thriller discreto e apprezzabile, buono per passare un'oretta e mezzo in compagnia di un mostro del Cinema. Da non sottovalutare anche la presenza decisiva, per quanto marginale, di Bette Davis.
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