Regia di Enzo Monteleone vedi scheda film
Ecco un film italiano con un'idea di cinema elaborata esplicitamente per aggirare il solito, insormontabile problema della nostra industria: i soldi. Cioè, ecco un film italiano pensato esplicitamente per il basso costo, senza che questo implichi sceneggiature mozzate, riprese provvisorie, attori improvvisati. Un attore da solo sulla scena racconta la propria storia, che riappare in un montaggio di piccole scene di fiction, di interviste riprese dal vivo a veri cineasti e attori (ma non si sa quanta verità raccontino e quante invenzioni improvvisino per stare dietro alla fisionomia del personaggio). Il costo evidentemente è ridimensionato rispetto a quello di una vera e propria storia di fiction; e, se la seneggiatura è bella e l'attore è bravo, il risultato è garantito. L'attore è Alessandro Haber, che racconta La vera storia di Antonio H., attore, in un percorso che mescola episodi veri della sua carriera (l'Eneide televisiva con Giulio Brogi, la scena tagliata del Conformista) con quelli, spesso catastrofici, della carriera meno fortunata di Antonio Hunter. Il regista, misurato e preciso, che ha avuto questa bella idea di sceneggiatura è alla sua opera prima: Enzo Monteleone, sceneggiatore preferito di Salvatores e del Prete bello di Carlo Mazzacurati.
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