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Cuore cattivo

Regia di Umberto Marino vedi scheda film

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La recensione su Cuore cattivo

di valerioexist
8 stelle

Grande prova attoriale e borgatara del 1995 per Kim Rossi Stuart, impegnato in questa pellicola ad interpretare la parte di Claudio Scalise, pischello borgataro e spavaldo della Roma-male costretto a fuggire da una rapina mal riuscita da un tabacchino. A seguito di questa fuda l’ex ragazzo dal kimono d’oro s’imbatte nell’abitazione di una ragazza con due grosse sfortune, quella di trovarsi su una sedia a rotelle e quella di chiamarsi Esther. Qui il greve Claudio Scalise, tutto trafelato, s’improvvisa tecnico della Sip (quella che ora chiamiamo “Telecom”, o meglio “chiamate”, visto che io ancora dico parole come “Fininvest” e “Cecoslovacchia”) e chiede alla giovine paralizzata di poter controllare se il ricevitore funziona… lei giustamente si chiede un attimo perché lui sia entrato dal giardino, ma non fa in tempo a realizzare chi sia il pischello che la casa viene circondata dalla polizia capeggiata da Massimo Ghini (commissario baffuto). Appena scorge il pericolo, Claudio Scalise sbotta in un impeto coatto-esaurito-cocainomane-biascicato, inizia a gridare dalla finestra che vuole un auto e dei soldi (tipico), mentre Esther grida piangendo. La madre prima che arrivasse la polizia aveva visto Esther macchiata di pomodoro e credeva che fosse stata violentata da Scalise ma questi ci tiene a gridare che non l’avrebbe fatto “manco fosse stata Lorella Cuccarini” (sex symbol del 1995). La polizia attornia la casa e ogni tanto qualche poliziotto bussa alla porta di casa di Esther con scarsi risultati, uno dei poliziotti è un marginalissimo Valerio Mastrandrea. Dal film s’intuisce che, svolgendosi quasi interamente nell’appartamento della giovane Esther, verso metà film tra rapitore ed ostaggio nasca un qualche rapporto di amicizia/confidenza/complicità! E questo si può dire quasi che succeda, dopo un po’ lui inizia a chiamarla per nome (cioè “Este”) e non più “brutta storpia!!”, le prepara un panino quando vede che ha fame, le lascia guardare la tv eccetera… e alla fine le promette anche che le scriverà quando lo manderanno al gabbio. Si, ma fa tutto brandendo una pistola che lui solo sa essere scarica e minacciando chiunque ed urlando a squarciagola. Il personaggio di Claudio Scalise inoltre è un criminale nerd. Non c’è movimento che fa che non sia accompagnato da mille rumori di oggetti che cadono, sbatte con le ginocchia sui mobili e si fa male, urla sempre e cade. Una curiosità è capire come faceva il gentile commissario Massimo Ghini a capire le richieste di Scalise dalla finestra che corrispondevano pressappoco a frasi come

“A COMMISSA’!! ME DEVETAFFA’ TROA’ CHE AHO NA MAGHINA ER DEGNOSTOVAFAZZO ER CAJADONCORADIO DEEMME’CHEPPOIJOFAVADARCANO!!!”

“si, va bene Scalise, ma facci vedere la ragazza!”

“A COMMISSAAH’! FORZAN’ATE CAPIDIO CANVA’APOSSIOFAVVEVA’AVEDEAHO!!AHOO!! CCITUAAH”.

Il tutto con gli Aereosmith in costante sottofondo!
La melodrammaticità del film, tratto da uno spettacolo teatrale, è resa ancora più torbida quando scopriamo all'inizio del film che si svolge il 25 agosto, quando a Roma (almeno nel '95) c'erano solo i poracci (e adesso invece ci stiamo tutti).

Succede poi che Este e Claudio fanno venire dentro casa un giornalista di modo che, con la notizia, la sua pena diminuisse… sai com’è? L’ascolto, la gente, la tv. Insomma, un po’ per farci capire il potere dei media, la gente che può vedere l’assedio dalla finestra ma rientra in casa per vederlo in tv, il fatto che un attentato a Milano attragga tutta l’attenzione che fino a quel momento era stata riservata a Scalise e alla storpia… del tipo “chi è il vero criminale? Il giovincello che ruba ad un tabbaccaro per pagare i debiti ai cattivi del baretto? O il viscido giornalista che tratta con lui e che, sapendo che la sua pistola è scarica non dice niente a nessuno pur di mantenere lo scoop suo?”.

Cuore Cattivo, dalla regia di Umberto Marino, è un film “da paura”, spero che lo stato inizi a sovvenzionare tutti i registi che hanno intenzione di far fare a Kim Rossi Stuart ruoli coatti!

Da notare le particine riservate a Massimo Popolizio (er terribile di Romanzo Criminale, nonché il papà di Accio e Manrico in “mio fratello è figlio unico”) e a Biascica (l’addetto alle luci di “boris”) nel ruolo di un giornalista del TG1!

(musica degli Aereosmith in crescendo… fine della recensione…)

http://doner.splinder.com

Sulla colonna sonora

oltre agli Aereosmith c'erano altre canzoni?

Su Kim Rossi Stuart

sempre er piu' coatto der bigonzo, a scioè me fa morì quanno che sbotta e dice quelle che so 'e parolascie!

Su Massimo Ghini

ottimale!

Su Umberto Marino

bella! bella la fotografia... pare in presa diretta

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