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Baby Birba - Un giorno in libertà

Regia di Patrick Read Johnson vedi scheda film

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La recensione su Baby Birba - Un giorno in libertà

di FilmTv Rivista
4 stelle

C'è la nostalgia degli anni Quaranta-Cinquanta nel libro per bambini piccoli che è il filo conduttore di Baby Birba, scritto e prodotto da John Hughes - lo stesso di Mamma ho perso l'aereo - e diretto da Patrick Read Johnson. I disegni del libro, Baby's Day Out - come suona anche il titolo originale del film - riportano all'America postbellica, che si credeva bella e buona, oltre che invincibile. Il tempo ha fatto giustizia delle illusioni, ma è tenero tornare a ciò che è legato ai primi giorni di vita, quando ancora si ignorano la malattia, la morte e i vari modi di ingannare la loro attesa... Baby Birba (interpretato a turno dai gemelli Adam Robert e Jacob Koseph Worton) è un piccolo miliardario di Chicago che viene rapito da Joe Mantegna, Joe Pantoliano e Brian Haley a scopo di estorsione. Allevato dalla nurse (Cynthia Nixon), a un anno Baby Birba conosce il mondo solo del suo libro: ma la goffaggine dei suoi rapitori e la sua intraprendenza trasformano un crimine in una bella avventura, che restituisce alla bella e viziata mamma (Lara Flynn Boyle, ex di Twin Peaks) il senso della realtà. Garbata fiaba moderna, Baby Birba dimostra ulteriormente che i bambini al cinema sono sopportabili finché non parlano. E dunque nessuno li doppia con l'accento romano.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 38 del 1994

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