Regia di Samad Zarmandili vedi scheda film
Risulta anche piacevole a vedersi questo film, sia per i diversi dialetti o inflessioni regionali italiani che si ascoltano, sia per l'ambientazione così prettamente femminile.
Vengono a confronto due gruppi e due mondi femminili estremamente diversi tra loro: un gruppo di sartine in cassa integrazione, e un manipolo di suore. I due gruppi finiscono per allearsi per combattere i rispettivi malvagi nemici: una imprenditrice senza scrupoli ed un vescovo che vorrebbe trasformare l'antico monastero delle suore in un "luxury resort".
Però il finale è davvero troppo debole, e troppo poco credibile, risolvendosi con un miracolo (o un fatto creduto tale): la teca della beata custodita nel monastero che rovina addosso al piede della protagonista zoppa, guarendola dalla zoppia. Ma il vero miracolo è che il piede in questione, che prima era ben bene ingessato, per questo impatto esce dal gesso come niente fosse!
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