Regia di Peter Hyams vedi scheda film
Ottima fantapolitica...
La prima volta che lo vidi , al cinema , da ragazzino , ricordo che non mi fece una grande impressione . Credevo di vedere una pellicola di fantascienza ed invece trovai solo un film di fantapolitica , in cui l' unico elemento futuristico era l' apparente facilità del viaggio interplanetario , con andata e ritorno fatti in soli 8 mesi . All' epoca oltretutto , non conoscevo ancora le teorie complottiste sull' allunaggio del 1969 , che certamente hanno dato lo spunto a questo film . A 14 anni , per me gli astronauti erano degli eroi assoluti , che sfidavano una morte orribile per raggiungere " le stelle " e quindi non potevo proprio concepire che si potessero mettere in dubbio le loro imprese . L' ho poi rivisto altre volte , " da grande " , e ho cominciato ad apprezzarlo di più , pur non avendo mai creduto al complottismo , trovandolo appunto un interessante film di fantapolitica . Peter Hyams , regista e sceneggiatore piuttosto discontinuo , qui si avvale di buone ricostruzioni tecniche e di ottime locations , oltre che di un bel cast . I protagonisti sono il bravo Elliott Gould ( allora sulla cresta dell' onda ma poi scomparso dalla circolazione ) , giornalista sornione ma caparbio , e James Brolin , astronauta coraggioso ma ingenuo . Note di merito anche per Brenda Vaccaro , Sam Waterston , Hal Holbrook , Karen Black e Telly Savalas . Un bel film , ben girato e convincente , anche se l' indagine del giornalista si rivela un po' troppo facile e fortunata . Merita tranquillamente un bel 7,5 , però l' orribile finale in slow motion gli fa perdere mezzo voto . Fortunatamente il simpaticissimo personaggio del vecchio Telly glielo fa recuperare ...Insomma , siamo al limite del 8 ...
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