La recensione su Speed

2 stelle

Speed '1994 - Jan De Bont.

Concepito in un periodo in cui il cinema d'azione era piuttosto acclamato dal pubblico, la risaputa trama di Speed narra principalmente di un autobus di linea in servizio nel centro di Los Angeles, sul quale un terrorista a scopo monetario ha posizionato un ordigno esplosivo che si innescherà automaticamente non appena il veicolo raggiungerà le cinquanta miglia orarie, ed esploderà non appena scenderà al di sotto di tale velocità e dei tentativi dell'agente di polizia Jack Traven (Keanu Reeves) di evitare il peggio. Speed è quanto di più adolescenziale e bambinesco si sia mai visto sul grande schermo.

Un film intriso di un numero spropositato di sterotipi e clichè tipici di qualsiasi pellicola abbia accolto la presenza di un veicolo impossibilitato a fermare la propria corsa, dalla mamma con il passeggino che decide di attraversare la carreggiata proprio in quel preciso instante alla presenza della curva particolarmente pericolosa ed inaffrontabile.

Una corsa buonista quella del'autobus di Speed che nonostante venga perseguitato da un numero incredibile di imprevisti, dalla strada interrotta al pneumatico imploso, sino ad esaurire il carburante con conseguente rifornimento in corsa, qualsiasi imprevisto colpirà il nostro autobus lui continuerà imperterrito per la propria strada saltando raccordi autostradali come se niente fosse. Ci troviamo di fronte alla classica pellicola che vorrebbe farci credere che un individuo assolutamente comune (Sandra Bullock), sia in grado di affrontare una situazione pressochè ingestibile pur non avendo la minima esperienza, nel caso specifico guidando un pullman in pieno centro cittadino in una situazione particolarmente precaria senza nessun tipo di problema, come se il personaggio in questione guidasse autobus da quarant'anni e non avesse bisogno di nessun tipo di apprendimento. L'intero contesto viene arricchito da un ironia assolutamente improponibile.

Speed ha la pretesa di prendersi maledettamente sul serio, nonostante non si possa credere assolutamente a nulla di quello che accade sullo schermo, una corsa folle che genererebbe una scia di morti e distruzione di duecento chilometri ridotta a "pane e salame". Lo spettatore segue la vicenda di un autobus minacciato da un ordigno esplosivo con la consapevolezza che tale ordigno non esploderà mai con i passeggeri a bordo e che tutto andrà sempre e comunque per il meglio, con l'immancabile storia d'amore tra Keanu Reeves e Sandra Bullock che sboccerà sul finale. Una pellicola cult di grande successo che proposta al giorno d'oggi, probabilmente sarebbe stroncata dalla critica aggiudicandosi mezza stella e passando completamente inosservata.