Regia di Jan De Bont vedi scheda film
Speed:più che un titolo è una dichiarazione di intenti.Qui va tutto a velocità supersonica(si fa per dire) e non mi riferisco solo ai mezzi meccanici:è il film che va a rotta di collo con la regia ipervitaminizzata dell'ex direttore della fotografia De Bont.L'intreccio è la grado zero di complicazione,non è quello che interessa al regista.La storia è quella di un ex poliziotto che si mette a fare il bombarolo perchè non soddisfatto del trattamento pensionistico riservato:prima mette una bomba in un palazzo rischiando di far morire gli occupanti di un ascensore,poi visto che gli hanno disinnescato la bomba ne mette un altra su un autobus che per non esplodere non deve scendere sotto le 50 miglia orarie .E come timer usa l'orologio che gli hanno regalato per la pensione.Contro di lui una sorta di superpoliziotto con acconciatura da marine e con coronarie di cemento armato.Il film è disarmante nella sua semplicità.E'un viaggio di sola andata verso l'epidermide dello spettatore la cui vista e il cui udito sono sollecitati di continuo per tutte le due ore di durata della proiezione.Non ci sono pause così come non ne può fare l'autobus,i personaggi sono schematizzati,appena abbozzati,quasi infantili nella loro semplicità,quello che interessa è l'immane lavoro degli stunt nelle scene ad alta velocità e i continui colpi di scena rappresentati dagli intoppi del traffico tentacolare di Los Angeles.Speed è il punto di non ritorno dell'action hollywoodiano:è praticamente impossibile fare un film più vitaminizzato di questo,in cui non ci sono intermezzi ma solo continue sollecitazioni sensoriali.Non ci si chiede se tutto ciò è possibile,o se almeno è verosimile.Non importa.Ci si perde dietro a questo giocattolone che sembra fare il verso ai videogame,quasi un cartoon in cui è pigiato di continuo il tasto forward per farlo andare ancora più veloce,si guarda quasi ipnotizzati il torpedone che procede a velocità folle,a rischio continuo di esplosione.E dopo di quelo il vagone della metropolitana lanciato a folle velocità su cui si consuma il duello finale.Perchè è inutile:il protagonista è l'autobus con buona pace dell'estrogenato Reeves con la sua una-epsressione-una,della fintosexy Bullock che prende l'autobus la mattina truccata come per andare a un party o del pensionato insoddisfatto Hopper quasi caricaturale nella sua furia contro il sistema.Si devono rassegnare al ruolo di comprimari di un mostro meccanico,un po'come Di Caprio e la Winslet che si sono dovuti inchinare alla maestosità marziale dell'iceberg in Titanic....
non esaltante
piuttosto antipatica
caricato a pallettoni
fa la faccia truce...
più che dirigere un film dirige il traffico
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