Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Ritorna la banda degli zingari, orfana del Perozzi (rievocato in diversi flashback che servono a presentare meglio il personaggio) e con un nuovo Necchi (ottimo Renzo Montagnani in sostituzione di Duilio Del Prete malato che nel primo film aveva doppiato Noiret).Nuove zingarate e vecchi meccanismi (gli improbabili amori del Melandri, le vicissitudini del Mascetti in perenne bolletta, ma sempre a caccia di donnine). Molte trovate , alcune da antologia (su tutte la Torre di Pisa) e un umorismo che vira ancora di più al nero, dove niente e nessuno viene risparmiato (nè la chiesa, nè i morti, nè i rapporti coniugale). Perchè se la vita è orrenda, tanto vale riderci su.e ricordare che alla fine per quante te ne possano combinare gli amici sono tutto quello che ti resta. Ottimi tutti gli zingari, anche se il mio preferito rimane Adolfo Celi-Sassaroli che con l'espressione più tranquilla può dire le cose più terribili.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta