Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
...e chiamalo sequel! Cosa c'è di diverso rispetto al primo capitolo? Assolutamente niente, se si eccettua il cambiamento nella line-up, con l'ottimo Montagnani al posto di Del Prete, e la non facile impresa di far sia ridere che mettere tristezza ancor più che nel primo atto: infatti, a tratti sembra più comico e meno posato, poi quando meno te l'aspetti ecco la tragedia (no, non intendo il terzo atto, che è pur sempre una tragedia...) !
Un gran numero di scene memorabili: si comincia con una supercazzola al camposanto e uno scherzo atroce ad un povero vedovo, per poi continuare con vari flashback, fra vecchie zingarate col Perozzi (oltre al battesimo di Melandri e i Cinque Madrigalisti Moderni, basterebbe l'alluvione di Firenze: il Perozzi, amante della moglie del fornaio, cerca di nascondersi sott'acqua col cappello in testa che emerge...) e nuove avventure, come l'incredibile Servizio torri per la salvaguardia della Torre di Pisa. Così come nel finale del primo della saga, sopraggiunge Bernard Blier come coprotagonista, ovvero il Righi, stavolta troviamo Paolo Stoppa, strozzino di fiducia del Mascetti, affetto dalla terribile defecatio hysterica, secondo il perfido Sassaroli.
Fra risate e disgrazie, il film scorre a meraviglia, fino a un finale che appare amarissimo, risollevato solo in parte dal magnifico ghigno del povero Mascetti e dalle lacrime di commozione degli amici, che ti lasciano con uno stato d'animo più che mai diviso a metà. Non riesco a considerare questo film separato dal primo atto, per me è un'unica grande opera da ricordare.
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