Regia di Marcel Walz vedi scheda film
Sequel di un feroce (ma riuscito) film che qui raccoglie anche elementi da Le colline hanno gli occhi e Non aprite quella porta. Purtroppo stavolta l'impressione è quella di un'operazione copia/incolla (dai film citati) grondante parecchio sangue...
Tre ragazze, trainate da Christine (Natalie Scheetz), intraprendono un lungo viaggio con un camper. Attaversando il deserto del Nevada trovano uno strano personaggio al quale danno un passaggio per poi liberarsene velocemente. Passa poco tempo e stavolta a chiedere soccorso è uno sceriffo, una donna particolarmente fredda che si mette alla guida del gruppo quando le ragazze si rendono conto che, a causa del torrido caldo che ha fuso la cinghia del motore, sono rimaste a piedi...
Dopo una lunga fila di pellicole ben poco riuscite Uwe Boll aveva diretto, nel 2007, quello che (considerato anche il seguito) rimane ad oggi il suo capolavoro: Seed, un film nerissimo, tetro per la condizione psicologica del protagonista omicida e per l'altissima dose di violenza condotta in maniera davvero disturbante. Nel 2014 il giovane regista bavarese Marcel Walz, dietro copertura dello stesso Boll ne realizza il sequel Blood valley: Seed's revenge, film che solo recentemente (in Italia) è stato distribuito direttamente in home video come Seed 2.
Cambia completamente il contesto perché l'ambientazione e, più in genere la sceneggiatura, senza alcuna originalità mette assieme cose estrapolate da Le colline hanno gli occhi 2 (per l'ambientazione nel deserto) e Non aprite quella porta (di nuovo in azione è una "famiglia"), con un po' di elementi in stile Rob Zombie (La casa del diavolo).
Nonostante le ottime referenze ne esce però un film piuttosto incompiuto, che procede per accumulo di sevizie, torture e brutalità assortite con un pizzico di "pseudo-satanismo" anch'esso molto confuso.
Da Tarantino, invece, Marcel Walz (anche sceneggiatore) prende spunto per narrare la storia (o meglio i delitti) con ripetuti salti temporali avanti e indietro in modo tale da conferire al girato un taglio artistico che, a conti fatti, latita invece su tutti i fronti.
Se l'intenzione è quella di assistere ad una mattanza (gratuita che più non si può) allora Seed 2 raggiunge lo scopo.
Ma se si vuole seguire un film che abbia una storia ed un significato che vada oltre ad una blanda polemica sulla istituzione religiosa... allora è molto meglio rivolgersi altrove.
Qui sembra proprio di trovarsi di fronte ad un mediocre horror di fine Anni '80, cose tipo Blood tracks o Blood frenzy: la sola differenza è che Walz può contare su un budget decoroso e quindi su effetti speciali decisamente riusciti. Ma il contenuto del film non si discosta di un millimetro dai dimenticati splatter amatoriali nati all'epoca delle videocassette per il mercato home video.
Curiosità
Verso la fine del film (ma narrativamente all'inizio) la "madre di Christine" compie un'azione ai danni del novello sposo: con un martello infierisce al volto dello sventurato. La scena, senza alcuna logica connessione, è intervallata con la sequenza del primo Seed, quando l'anziana madre del poliziotto che indaga, legata ad una sedia, subisce una devastante violenza facciale da parte di Max.
La Koch Media lo ha proposto in Dvd e Bluray in qualità audio (5.1 Dts HD) e video (1.78:1) semplicemente perfetta.
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