Regia di Francis Veber vedi scheda film
"La capra" è una di quelle commedie che partono quasi dal nulla, ma riescono ad intrattenere per tutta la loro durata e alla fine ti lasciano con un sorriso sulle labbra. Tutto basato sulla figura dinoccolata di Pierre Richard (un po' come succedeva con i film di Totò), "La capra" ha come carta vincente questa strana accoppiata formata dal puro folle e catastrofico inconsapevole protagonista e dal seriosissimo investigatore privato interpretato da un Depardieu nella forma dei tempi migliori. Il film diverte anche per quella sua capacità di spiazzare lo spettatore, poiché le disgrazie che invariabilmente capitano allo scalognatissimo Perrin riverberano i loro effetti più negativi sull'incredulo Campana, che a un certo punto teme perfino un effetto transfert della sfiga. Il lieto fine d'obbligo è saggiamente poco insistito, facendo di questo filmetto francese un piccolo classico della commedia che si riallaccia a prototipi nobili (Laurel & Hardy, addirittura Keaton), rifatto anche in America. Viene la voglia di vedere (o rivedere) altri film dello stralunato Richard, oggi settantaduenne e attivissimo sul piano lavorativo, come "Alto, biondo e con una scarpa nera" (1972) e "Il grande biondo" (1974), nonché "Le compères - Noi siamo tuo padre", quest'ultimo di nuovo con la coppia Richard - Depardieu.
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