Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Commedia banalotta basata su figure stereotipate e sulla bravura (e sul personaggio) di Sordi. Niente di eccezionale o solamente di differente da quanto abitualmente Sordi sapeva proporre in quegli anni; certo è godibile, ma un po' poco frizzante e non esattamente originale. Tocco di genio però nella scena finale, all'ingresso nella bolgia carceraria, quando i (con)dannati si rivolgono curiosi a Cencio, un po' come accade a Dante nella discesa infernale.
Cencio è un piccolo truffatore romano, sempre dentro e fuori da Regina Coeli. Cesira, che ama ricambiato, dopo l'ennesimo colpo fallito si stanca di quella vita; nel frattempo il suo datore di lavoro si innamora di lei e la ragazza decide di svoltare.
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