Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Un po' in bilico tra neorealismo e commedia all'italiana il film è vampirizzato da un Sordi strabordante, quasi ai livelli di "Un americano a Roma". Il lieto fine per Cesira, che va a stemperare la brutta fine di Cencio (ma lui si fa un vanto che da sei generazioni i membri della sua famiglia siano tutti finiti a Regina Coeli), è piuttosto posticcio e repentino. Sordi da solo - il film si potrebbe intitolare "Sorditruffa '57" - vale tutto il film, divertente, ma niente di più.
Un manichino.
Strepitoso, come è stato per tutti gli anni cinquanta e sessanta.
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