Regia di Roy Ward Baker vedi scheda film
Mediocre drammone familiare che aspira al grand guignol senza averne l'impeto e la forza deflagrante. Fatto salvo l'ingresso in scena e una chiusura memorabili, la Davis è la maniera di se stessa: di una crudeltà pretestuosa e puramente formale, senza motori psicologici a sostenerla, non graffia mai. Cast da filodrammatica schiacciato da una larvale meccanica teatrale, anche nella messa in scena. Il gioco delle parti tira le cuoia al minuto 9. Belli i titoli di testa, che lasciano presagire ciò che non vedremo. Orrido il doppiaggio italico.
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