Regia di Jordan Peele vedi scheda film
Questo film è stato un piccolo caso della stagione cinematografica del 2017. In mano all'esordiente Jordan Peele, racconta, a modo suo, l'America post Obama, quella spaccatura drammatica fra bianchi e neri con i suoi deliri razziali. "Get Out", però, lo fa in modo originale, diverso, senza entrare in analisi sociologiche profonde, ma imbastendo un thriller/horror piuttosto folle ma senza dubbio efficace. Un amore interrazziale che dovrebbe trovare la sua sublimazione nella presentazione ai genitori di lei, bianchi, del sud e presumibilmente illuminati, si trasforma per il nero Chris in un inferno psicotico, in una sarabanda di ipnosi e Frankenstein. Sinceramente la trama è piuttosto improbabile e figlia di un certo horror politico anni ottanta, (Carpenter, ovviamente), e mano a mano che il film si dipana toglie consistenza a una prima parte buona e inquietante. Certo, la parte finale è quella più "facile", per così dire, quella più diretta e sanguinosa, ma ormai il giochino è svelato e quindi si assiste con ludibrio allo "scappa!" del titolo italiano. Un film godibile e che riesce, con una traiettoria del tutto sua, anche a far riflettere sulla società americana attuale e, di riflesso, a quella mondiale, cercando di accontentare degnamente un po' tutti. E non è mica facile.
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