Regia di Jordan Peele vedi scheda film
Un buon thriller, con venature horror. Un talentuso fotografo nero, Chris, si reca insieme alla compagna Rose presso la casa dei genitori di lei, per farne la conoscenza, dopo alcuni mesi di fidanzamento. L'isolamento dello stabile, il clima di falsa cordialità dei genitori di lei, l'inquietante presenza di due domestici, anch'essi neri, quasi catatonici, imploranti aiuto con lo sguardo, parenti ed amici che fanno strane valutazioni sul protagonista, ed una lunga serie di altre stranezze, creano un'atmosfera di tensione che avviluppa e risucchia il giovane di colore, fino ad un colpo di scena che rivela quale destino è stato scelto per lui. La trama è molto semplice, gli sviluppi prevedibili - uno spettatore "scaltro" è in grado di immaginare quale sarà il colpo di scena con un certo anticipo - e la conclusione ovvia. Nonostante questa semplicità, il film si guarda con piacere per la forte tensione che è in grado di creare nello spettatore e per la caratterizzazione dei protagonisti, l'uomo, che, nonostante i tentativi di mantenere il controllo della situazione, perde pian piano la propra razionalità, per poi recuperarla nel momento in cui comprende di essere in una situazione di gravissimo pericolo; e la compagna, nel doppio ruolo che la trama le riserva; tanto dolce ed amabile prima, quanto fredda e cinica dopo, fino alla fine. Interessante infine la tematica. Il giovane di colore, sin dall'arrivo nella magione, è valutato quasi fosse un oggetto, apprezzato per le capacità intellettuali e prestanza fisica, non quale persona con coscienza e sentimenti. Infatti, nell'ultima parte del film, apprende di essere caduto nella rete di una congrega di folli eugenetisti in grado di inserire, con oscuri procedimenti medici, coscienze in corpi altrui. Valida la colonna sonora, sostiene pienamente la suspence della narrazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta