Regia di Jordan Peele vedi scheda film
Il merito di questo film è che si parte con una commedia americana soft, dove una in coppia di fidanzatini- lui di colore- tutto sembra essere lontano anni luce dall' arcaico problema razziale americano... persino il poliziotto che chiede la patente anche al ragazzo nero, sebbene non fosse lui che guidava, viene visto dalla fidanzata come un atteggiamento che sa di razzista, insomma: ad un terzo del film, non si immagina ancora lontanamente che invece, proprio la fidanzata, presso la sua famiglia, non aveva organizzato un incontro per far conoscere il suo nuovo ragazzo, ma per ipnotizzarlo e sottoporlo, insieme ad altri di colore, ad esperimenti genetici nazisti, con la complicità dei genitori e del fratello, talora con l'uso di violenza alla stregua di "arancia meccanica", peggio di qualunque scorribanda dei cavalieri incappucciati del k-k-k !
L'uomo si ritrova dal nido d'amore alla bara, si ritrova da un' atmosfera esamplare di integrazione razziale, ad un'atmosfera distopica, e forse è solo una delle tante famiglie in quel modo che vivono sparse per gli stati uniti, apoteosi della perversione malvagia dell' essere umano... solo reagendo con altrettanta violenza, riuscirà a salvare la propria pelle, grazie anche al suo unico e migliore amico, anche lui nero, precipitatosi sul posto, perchè, seppur non preso sul serio dalla denuncia di scomparsa del suo amico alla polizia, aveva capito tutto !
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