Regia di Steno vedi scheda film
"La polizia ringrazia" è un buon film: la sceneggiatura è solida, il ritmo serrato, il linguaggio credibile, la fotografia ottima e la recitazione pure (su tutti l'ottimo Salerno, la Melato e anche Cusack). Attenzione, l'ideologia che sta dietro al film non è per niente fascistizzante. È indubbiamente pessimistica e problematica, riflettendo il dibattito, molto sentito all'epoca, su democrazia e repressione, ma condanna con nettezza i giustizieri della notte che invece in America (si pensi al personaggio più volte interpretato da Charles Bronson) erano giustificati e quasi esaltati. Al club del golf dicono del commissario Bertone «era un bravo poliziotto»; se fossero stati in Sicilia avrebbero detto, come nel finale di "A ciascuno il suo", «era un cretino».
La polizia non riesce a fermare un'ondata di violenza criminale a causa delle leggi garantiste, mentre i criminali assicurati alla giustizia vengono assolti in tribunale per insufficienza di prove. Allo stesso tempo un'organizzazione segreta organizza linciaggi notturni nei confronti di coloro che considera la feccia della società (delinquenti comuni, prostitute, omosessuali...) scaricandoli cadaveri davanti ai manifesti che invitano a tenere Roma pulita.
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